aprile 30, 2018

CENTRO MOTORE a Verona

 La creazione in Italia di un polo liberale, laico, democratico, radicale, riformista e moderato. 

Questa l’idea del neonato movimento “Centro Motore” fondato da Marco Taradash, giornalista ed ex parlamentare. Centro Motore verrà presentato a Verona  venerdì 4 maggio in piazza Bra al Liston 12, ore 12.

Un evento aperto al pubblico e organizzato da Giorgio Pasetto.

 

aprile 28, 2018

Statuto Associazione AREA LIBERAL

Costituzione dell’Associazione
Verona, 15/06/15, è costituita l’Associazione denominata Area Liberal.

Sede
L’Associazione ha sede a Verona, in Lungadige Attiraglio 34, 37124 Verona.  Area Liberal è un’associazione transterritoriale, che prevede che i soci operino su territori diversi continuando a cooperare tra loro anche con l’utilizzo della telematica.
La sede dell’Associazione può essere trasferita nell’ambito del Comune di Verona con semplice atto del Presidente senza bisogno di ulteriori formalità.

Scopo
L’Associazione, che non ha scopi di lucro, si propone di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative liberali, liberiste e libertarie e le iniziative di Radicali Italiani.
Attraverso l’Associazione, gli iscritti agiscono per il perseguimento degli obiettivi programmatici delineati nella mozione congressuale.

Durata
L’Associazione ha durata sino al 31 dicembre 2050, con possibilità di proroga mediante delibera assembleare assunta ai sensi dell’articolo 7, comma 3.
In caso di scioglimento dell’Associazione, l’eventuale fondo comune residuo sarà devoluto, in conformità alle disposizioni del Codice Civile, a uno dei soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, o in subordine ad altra associazione individuata dall’assemblea.

Gli Iscritti
E’ iscritto all’Associazione chiunque ne accetti lo Statuto.

Gli Organi
Sono organi dell’Associazione: l’Assemblea dei Soci, il Presidente, i Segretari, il Tesoriere;
Il mandato degli organi eletti si conclude alla data della successiva assemblea ordinaria dei soci (20/10/17 quella più recente).
Le cariche elettive non sono retribuite.

L’Assemblea dei Soci
L’Assemblea dei soci è il massimo organo deliberativo dell’Associazione Area Liberal, di cui stabilisce gli obiettivi dell’azione politica. È costituita da tutti gli iscritti in regola con le quote d’adesione.
L’Assemblea si riunisce in sessione ordinaria una volta all’anno; è convocata da uno dei Segretari o, in difetto, dal Tesoriere, mediante l’invio dell’ordine del giorno agli iscritti almeno un mese prima dell’adunanza (via mail o per cumunicazione sulla pagina internet o su facebook oppure su gruppo whatsapp).
L’Assemblea dei soci si riunisce in sessione straordinaria su iniziativa del Presidente o del Tesoriere, ovvero su richiesta motivata di almeno il 50%+uno degli iscritti in regola con le quote di adesione, mediante l’invio dell’ordine del giorno agli iscritti almeno due settimane prima dell’adunanza. Tale ordine del giorno non può essere modificato.
L’Assemblea straordinaria dei soci può far decadere il Presidente o il Tesoriere, con mozione di sfiducia motivata, recante l’indicazione del nome del candidato a sostituirlo. La mozione di sfiducia può essere proposta da almeno un quarto degli iscritti in regola con le quote di adesione; l’Assemblea dei soci è convocata con le modalità previste al comma 3. Se approvata, la mozione comporta l’immediata sostituzione del presidente o del Tesoriere con il candidato indicato nella mozione stessa.
L’Assemblea si riunisce in sessione straordinaria, con le modalità previste al comma 3, in caso di dimissioni del presidente o del Tesoriere.
L’Assemblea si riunisce in sessione straordinaria, con le modalità previste al comma 3, nel caso in cui, trascorsi i limiti temporali prestabiliti, Presidente o Tesoriere non abbiano ottemperato a quanto previsto all’articolo 6, comma 5. Tutti i soci hanno diritto di parola e di iniziativa sui temi oggetto di discussione.
L’Assemblea elegge il proprio Presidente; discute e approva l’ordine dei lavori e il regolamento.
Non è ammesso il voto per delega.
Le deliberazioni dell’Assemblea dei soci sono valide se adottate a maggioranza dei voti validamente espressi.
L’Assemblea dei soci elegge il Presidente, i Segretari e il Tesoriere dell’Associazione; approva il bilancio annuale dell’Associazione; determina la quota di adesione.

Il Presidente

Il Presidente dell’Associazione vigila sull’osservanza dello Statuto; presiede l’Assemblea dell’Associazione; convoca e presiede l’Assemblea straordinaria quando lo richiedano il 50%+uno degli iscritti da almeno due mesi all’Associazione in regola con le quote d’adesione. In caso di assenza o di impedimento del
Presidente dell’Associazione, l’Assemblea annuale e l’Assemblea straordinaria vengono presiedute dalla persona che viene designata dalla maggioranza degli iscritti presenti all’apertura dei lavori.
Il presidente è eletto dall’Assemblea dei soci. Ha la rappresentanza dell’Associazione. Il Presidente dà esecuzione alle decisioni dell’Assemblea dei soci, coordinando l’attività degli iscritti; presenta all’Assemblea dei soci una relazione sull’attività svolta.
Il Presidente può incaricare una o più persone del coordinamento di specifiche iniziative individuate dalla mozione congressuale.
Il Presidente assicura la circolazione delle informazioni tra gli iscritti, anche attraverso l’utilizzo del sito internet ufficiale di cui all’articolo 1, comma 1. La mancata esecuzione di questo obbligo può essere motivo di decadenza del Presidente da parte dell’Assemblea straordinaria dei soci. L’attività dell’Associazione è pubblica: non è ammesso che alcune informazioni vengano riservate ad alcuni soci e non siano accessibili ad altri.

Il Tesoriere
Il Tesoriere è responsabile del bilancio e propone le iniziative di politica finanziaria.
Il fondo comune dell’Associazione, costituito dalle quote di adesione, da proventi di iniziative di autofinanziamento e da ogni altro contributo, è amministrato dal Tesoriere.
Il Tesoriere è responsabile della raccolta e della custodia delle quote di adesione e degli altri contributi, nonché dell’esecuzione delle spese; predispone e redige il bilancio dell’Associazione, nonché la relazione di bilancio, secondo scritture contabili redatte con criteri di analiticità, e li
presenta all’Assemblea dei soci per l’approvazione.
Le spese su iniziative non previste dalla mozione congressuale ed eccedenti l’ordinaria amministrazione sono sempre deliberate dal Tesoriere d’intesa con il Presidente.
Le scritture contabili e i bilanci, che le presuppongono, sono pubblici.

Modalità di elezione del presidente e del Tesoriere
Per l’elezione del presidente, ogni congressista dispone di un voto; è eletto il candidato che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. Nel caso in cui nessun candidato abbia ottenuto i voti richiesti, si procederà immediatamente a una seconda votazione di ballottaggio, cui accedono i due candidati che nella prima votazione abbiano raccolto più voti. In caso di parità di voti, si rinnova la votazione di ballottaggio. In caso di ulteriore parità, si procede a sorteggio, così come in tutti gli altri casi di parità.
L’elezione del Tesoriere avviene con le modalità previste per la scelta del Presidente.

Procedura di modifica dello Statuto
Il presente Statuto può essere modificato soltanto dall’Assemblea dei soci, alla presenza di almeno i 2/3 degli iscritti, e con votazioni a maggioranza dei presenti.
La possibilità di discussione delle modifiche statutarie viene inserita nell’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria.
L’Assemblea straordinaria di modifica statutaria può essere convocata secondo le procedure di cui all’articolo 7, comma 3.

aprile 19, 2018

COSA INTENDIAMO QUANDO PARLIAMO DI SINDROME MIOFASCIALE ?

La fascia:

 “una sottile guaina di tessuto fibroso che racchiude un muscolo o un altro organo”;

 “organo accessorio, lamina connettivale che avvolge singoli muscoli o gruppi di muscoli delimitando una loggia fibrosa”.

La fascia non ha ricoperto in un recente passato un ruolo molto importante nel mondo medico. Oggi invece si assiste a un grande interesse verso questo sistema, avvalorato anche dai molti studi scientifici.

ELEMENTI DELLA FASCIA:

1 – La sostanza fondamentale è un materiale viscoso contenente acqua, proteoglicani, glicoproteine di struttura e mucopolisaccaridi. Ha la funzione di assorbire gli shock, è resistente alle compressioni, lubrifica e regola gli scambi intercellulari.

2 – Le fibre costituenti la fascia contengono: il collagene, le fibre reticolari e le fibre elastiche.

3 – Gli elementi cellulari che sono costituiti per la maggior parte da fibroblasti.

Anatomia della fascia

La Fascia, come risulta dallo schema proposta da F. Willard (2007), è suddivisa in due livelli principali: (superficiale e profondo, ad eccezione della regione palmare e plantare) e in tre sistemi (biomeccanico, meningeo e viscerale):

•Superficiale
•Profonda
•Fascia-meningea
• Fascia viscerale

I due livelli della fascia sono separati da tessuto adiposo e in esso si ritrova un reticolo di tralci connettivali che interconnettono i diversi strati.

Fascia superficiale: è lo strato più esterno ricoprente tutto il corpo e presente sotto il derma. La fascia superficiale è composta da tessuto connettivo lasso (sottocutaneo al cui interno può esserci una trama di fibre collagene e, in maggiori quantità, elastiche) e adiposo. Rappresenta un’importante sede di stoccaggio di acqua e grasso, protegge da deformazioni e insulti meccanici e termici (strato isolante), è una via di passaggio per nervi e vasi sanguigni e permette lo scorrimento della pelle sopra la fascia profonda, particolarmente evidente a livello delle giunzioni altamente mobili e sul dorso della mano, dove la pelle ha una notevole libertà di movimento per poter scorrere facilmente sopra tendini estensori durante movimenti delle dita. La mobilità è promossa dalla presenza di più strati di fibre di collagene accoppiati all’elastina (Kawamata et al. 2003).

Ci sono alcuni siti dove la pelle è strettamente legata ai tessuti sottostanti per impedire o limitare il movimento come nei distretti palmare o plantare delle mani e dei piedi.
Se il movimento fosse permesso dentro piani fasciali determinerebbe un contrasto con l’esigenza di facilitare una presa salda. Per tale motivo il tessuto connettivo lasso è scarso sotto la pelle nella zona palmo-plantare ed è completamente assente sia nelle pieghe delle dita sia sui lati palmari delle articolazioni interfalangee, così la pelle copre immediatamente le guaine tendinee fasciali. In queste zone la funzione di protezione della fascia è debole.

Fascia profonda: situata sotto la fascia superficiale, è costituita da strati sovrapposti di fibre connettivali a diverso orientamento (fibre collagene ondulate e da fibre elastiche, disposte secondo andamento trasversale, longitudinale e obliquo) che conferiscono ai vari livelli caratteristiche biomeccaniche diverse (ad es. i muscoli transversus abdominis costituiscono la parte attiva di questa fascia). Essa costituisce uno strato piuttosto coeso intorno al corpo (tronco ed arti) ed allo stesso tempo forma una membrana che riveste la parte esterna muscolare.

Fascia e rapporti con il sistema muscolare e nervoso.

Il Sistema Fasciale si continua all’interno dei gruppi muscolari e dei singoli muscoli tramite espansioni profonde: epimisio, perimisio, endomisio (Turrina et al, J Bodyw Mov Ther, 2013), andando dall’esterno verso l’interno.

L’endomisio avvolge e connette le singole fibre muscolari ed ha un ruolo strutturale e funzionale durante la contrazione.

Il perimisio avvolge il fascicolo muscolare, svolge un ruolo di contenimento, rende parzialmente indipendenti i fascicoli, connette le fibre sinergiche veicolando le forze verso il tendine, e funge da inserzione.

L’epimisio avvolge l’intero muscolo, svolge un ruolo di contenimento, trasmissione delle forze, scorrimento e alloggiamento di strutture vascolo-nervose.

La fascia ha delle proprietà recettoriali ben identificate grazie alla presenza di recettori nervosi (Ruffini, Pacini), tanto che può dare alterazioni propriocettive nel low back pain, oltre a fornire feedback sul movimento (Brumagne et al, 2003 Stecco et al, 2010).

La continuità del tessuto connettivo in tutto il corpo, il ruolo meccanico della fascia e la capacità dei fibroblasti di comunicare tra loro mediante giunzioni, indica che la fascia può servire come sistema di segnalazione meccano-sensibile, con una funzione di integrazione analoga a quella del sistema nervoso (Langevin et al 2004;. Langevin, 2006). Si tratta infatti di una componente chiave di un sistema di tensione equilibrata che opera a vari livelli in tutto il corpo e che è stato considerato anche in dettaglio da Lindsay (2008).

Espansioni fasciali: aponeurosi ed entesi.

La regione in cui un tendine, legamento o capsula articolare aderisce ad un osso (la sua ‘enthesis’) è una zona di grande concentrazione di stress, perché rappresenta il punto di incontro tra i tessuti duri e molli. Le entesi sono progettate per ridurre questa concentrazione di stress e gli adattamenti anatomici atti a compiere questa funzione sono evidenti a livello istologico.
L’aponeurosi è una sottile fascia fibrosa che ricopre ed avvolge il muscolo e va a continuarsi nel tendine.

Un esempio di espansione fasciale è quella che deriva dal tendine del quadricipite quanto si inserisce al polo superiore della rotula; qui vi è un foglio fasciale superficiale che passa anteriormente alla rotula (Toumi et al. 2006). In modo simile, il tendine di Achille si inserisce non solo sulla faccia posteriore del calcagno, ma ha anche una continuità funzionale sia con la fascia plantare (Wood Jones, 1944; Snow et al 1995;. Milz et al . 2002), e con i setti fibrosi del cuscinetto adiposo del tallone (M. Benjamin, osservazioni non pubblicate). Ci sono inoltre numerosi fogli fasciali, in gran parte non riconosciuti, comunicanti tendini e legamenti nel piede; tra i più noti sono le espansioni tendinee del tibiale posteriore che si attaccano ad ogni osso del tarso del piede, tranne l’astragalo. Infine, altro esempio di intercorrelazione fasciale è l’inserzione del gluteo medio (inserzione più fasciale che ossea); questo comporta interazioni con i muscoli vasto laterale e bicipite femorale che stabilizzano a loro volta il setto Intermuscolare, partecipando attivamente nella coordinazione motoria (Stecco et al, J Bodyw Mov Ther, 2013).

Appare evidente come il sistema miofasciale rivesta un ruolo strutturale e funzionale nel nostro organismo: ad ogni contrazione muscolare corrisponde una risposta da parte delle strutture tendinee e del sistema fasciale che coordinano il movimento, con un ruolo di coordinamento.

Questa complessa struttura è parte integrante e integrata dell’apparato muscolo-scheletrico e pertanto non può essere ridotta a mero contenitore.

I risultati degli ultimi studi anatomici e fisiologici sul sistema miofasciale hanno chiaramente dimostrato come anche l’analisi, basilare, dei nostri organi e del loro funzionamento, debba considerarsi tutt’altro che esaurita: il sistema fasciale, considerato classicamente un “accessorio” dell’apparato locomotore, ha ricevuto negli ultimi anni una attenzione particolare.

Bibliografia:

1. Mike Benjamin M. et al, The fascia of the limbs and back – a review, J Anat. Jan 2009; 214(1): 1–18.
2. Wong R, The Dynamic Anatomy and Patterning of Skin, Exp Dermatol. 2015.
3. Stecco A, Fascial Disorders: Implications for Treatment. PM R. 2015
4. Stecco C. Painful connections: densification versus fibrosis of fascia,Curr Pain Headache Rep. 2014;18(8):441.

 

aprile 9, 2018

Lo sport uccide! e di DOPING si muore!

Nel silenzio generale ogni settimana vediamo giovani atleti morire.

Il business viene prima di tutto e perciò l’omertà regna nel mondo dello sport.

I giornalisti non scavano, l’ordine dei medici tutela i propri assistiti, gli sportivi guadagnano bene e perciò zitti tutti. La gallina dalle uova d’ora può sacrificare qualche pulcino, ma l’importante è che lei si mantenga in ottima salute.