maggio 9, 2013

CERTIFICATI MEDICI PER CHI VA IN PALESTRA E FA ATTIVITA’ FISICA NON AGONISTICA

Nella logica di rendere tutto sempre più difficile e di complicare la vita ai cittadini, il Governo Monti nelle ultimissime ore del suo mandato ha voluto fare un altro regalo agli italiani emanando un decreto che va a colpire chi vorrebbe rilassarsi con una sana attività fisica non agonistica.

Da oggi per chi pratica sport a livello amatoriale in contesto organizzato o per chi fa attività fisica non agonistica in palestra è prevista una certificazione obbligatoria a cadenza biennale con ECG, (ed a cadenza annuale se di età superiore a 55 anni uomini o 65 anni donne). Tale cadenza può addirittura abbassarsi se sono necessari esami e consulenze specialistiche per chi è affetto da patologie croniche conclamate diagnosticate.
Viene imposto perciò un controllo sanitario che, per attività volontarie, amatoriali, non agonistiche, sicuramente non dannose per gli altri, dovrebbe essere demandato alla sola scelta dell’interessato, senza interventi coercitivi da parte dello Stato.
Complicandone l’accesso, si possono indurre le persone a non intraprendere o ad abbandonare un’attività fisica non agonistica, portando ad un aumento della sedentarietà che và a provocare od aggravare quelle patologie contro cui si dice di voler agire.

 

A tal proposito, risulta singolare, la dichiarazione dell’Ex Ministro Balduzzi che si augura di aver incentivato la pratica motoria e combattuto la sedentarietà!

Il fatto di dover presentare una certificazione alle società sportive o alle palestre stimola ad effettuare un’attività fisica in forma autonoma, ove nessun controllo è possibile, esponendo però il praticante a maggiori rischi in quanto al di fuori di un “ambiente protetto”, come è avvenuto con l’aumento dei ticket sanitari, per il quale si stima che nel 2012 circa 1,8 milioni di cittadini italiani abbiano abbandonato il SSN rinunciando ad esami visite ed analisi, adesso si fa una cosa analoga con lo sport e l’attività fisica.

Infine una onsiderazione: dopo una certa età lo Stato considera i suoi cittadini meno efficienti e li controlla di più e più frequentemente se si tratta della guida dei veicoli o di praticare un’attività sportiva, ma nello stesso tempo innalza loro sempre più la soglia per andare in pensione, come se per lavorare avessero sempre venti anni.

ALCUNI DATI STATISTICI:

 

Il 40% degli over 30 è sedentario

 

Tra coloro che praticano attività fisica, il 36% ritiene che faccia bene alla salute, il 26% vuole mantenersi in forma e il 27% lo fa per autostima. L’80% degli italiani ritiene lo sport essenziale per i propri figli, ma il 69% è insoddisfatto dell’attività svolta a scuola dai bambini.

Il 40% degli italiani over 30 ammette di non svolgere alcun tipo di attività fisica o al massimo in maniera del tutto sporadica. (E’ quanto emerge da una ricerca effettuata dall’Osservatorio Sanità di Unisalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria).

Tra coloro che praticano regolare attività fisica, gli italiani si dividono tra salutisti ed edonisti: il 36% crede faccia bene alla salute, il 26% lo fa per mantenersi in forma e il 27% per sentirsi meglio con se stesso e più sicuro di sé. Gli italiani sono invece più sensibili al tema dello sport quando si parla di bambini: l’80% ritiene che lo sport per i propri figli sia essenziale in primis per la loro salute, ma anche per capacità di socializzare. Tra coloro che ritengono che lo sport sia importante, uno su quattro (23%) sottolinea però come il costo per i corsi sportivi risulti essere sempre meno sostenibile per le famiglie, con il rischio di non poter permettere ai propri figli di svolgere alcuna attività sportiva.

Il giudizio sulla quantità di sport praticato a scuola non è positivo. Per il 69% degli intervistati, infatti, i bambini non svolgono abbastanza attività fisica nelle ore scolastiche. Tra gli sport ritenuti più adatti alla salute dei piccoli, il nuoto si conferma il preferito (83%). A seguire atletica leggera (36%) e danza (11%).

3 thoughts on “CERTIFICATI MEDICI PER CHI VA IN PALESTRA E FA ATTIVITA’ FISICA NON AGONISTICA

  1. CONCORDO in tutto. Dovevo portare un alunno al Coca Cola Cup a Roma e la dottoressa gli ha prescritto l’ECG, mi ha chiamato il padre chiedendomi se valeva la pena spendere i soldi del tiket e io gli ho detto ASSOLUTAMENTE NO per giocare massimo una trentina di minuti TOTALI per due partite. Quindi l’ho portato come “allenatore” è stato contento MA NON HA FATTO UNA SANISSIMA ESPERIENZA DI SPORT.

  2. Gli Italiani preferiscono il nuoto come sport soprattutto perchè falsati dai medici che lo ritengono, a torto, uno sport completo.Sono ormai 28 anni,dagli studi pubblicati dall’Istituto G.Pini,che dimostrano che il nuoto è uno sport come gli altri e non “completo”.

  3. Ma sei proprio sicuro? Mi dai gli estremi della legge?
    Grazie